Tra le regine indiscusse del Mediterraneo, come proclamato dal Financial Times, non è un caso che l’affluenza turistica nell’estate 2022 abbia superato alla grande quella del 2019, pre-covid.

Nonostante il problema legato agli scioperi e ritardi negli aeroporti e all’aumento dei contagi, le cifre sono da record.

Sebbene siano stati stimati in più di 27 milioni gli italiani in viaggio, il maggiore incremento si è avuto grazie al turismo internazionale, come reso noto anche da Global Blue (società svizzera di rimborso delle tasse per lo shopping turistico).

Livigno – Funivia lago montagna
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Il tutto esaurito si è registrato nelle località turistiche, balneari, montane, lacustri e rurali e, anche se a causa dell’inflazione e dei continui rincari, la maggior parte degli italiani è stata costretta a ridurre la durata delle proprie vacanze riducendo inevitabilmente la spesa, aumentando notevolmente il numero dei vacanzieri.

Il clima, straordinariamente bollente, che ha fatto registrare anche punte di 43°, ha sicuramente fatto cadere la scelta sulle alte quote.

Cortina, Courmayeur e Madonna di Campiglio sono sul podio delle mete montane più ambite, seguono Livigno, Canazei, Asiago, Cervinia, Ortisei, Roccaraso…

Puglia-Torre dell’Orso
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L’aumento registrato si aggira sul +70% rispetto al 2021. Non sono da meno le spiagge, ancora affollate in settembre, con la Puglia “regina d’agosto”. Secondo un’indagine di Coldiretti, con una stima di affluenza di 7 italiani su 10, si è registrato il boom anche per l’agriturismo. In testa alle motivazioni c’è la voglia di contatto con la natura, mentre al secondo posto l’enogastronomia con la possibilità di gustare ricette trasmesse da generazioni, a base dei prodotti genuini del territorio. Non possiamo dimenticare il patrimonio culturale italiano che torna a conquistare visitatori stranieri e nazionali. Recuperano le città d’arte italiane, anche se mare e montagna rimangono la prima scelta. Numeri importanti ma ancora non sufficienti a raggiungere pienamente i livelli pre-covid, 37 milioni contro i 44 del 2019. Un piccolissimo contributo alla spesa turistica è arrivato anche dalla modesta quota di turisti extraeuropei che si riaffacciano nelle città dopo un lungo periodo di fermo, pressoché totale, delle prenotazioni.

Complessivamente, rispetto al 2021, il trend è positivo, con un recupero significativo e molto incoraggiante …

Si può dire che si sta tornando alla normalità?

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