In questo ultimo anno, che ha cambiato la vita di tutti noi, sottoponendo tutte le filiere produttive a cambiamenti che non avremmo mai immaginato, abbiamo voluto ascoltare un settore di grande importanza, a nostro avviso: i medici di medicina generale, ovvero il medico di famiglia. Ci siamo chiesti come hanno vissuto tali cambiamenti, cosa questa pandemia ha cambiato nella quotidianità delle loro vite, professionali e di relazioni umane.

Ecco il parere della Dott.ssa Silvia Conti, Pediatra di famiglia a Roma

Come ha cambiato la pandemia i suoi rapporti con i pazienti, e come lei ha risolto la impossibilità o difficoltà da parte di pazienti di recarsi presso il suo studio per visite e seguiti terapeutici.

Io sono un pediatra e quindi la mia visione dei problemi è parziale in quanto riguarda una fascia di età che viene normalmente gestita tramite il rapporto con i genitori. In questo lungo periodo di restrizioni ho usato molto le videochiamate, in tal modo ho cercato di rendermi conto più direttamente dei problemi descritti dalle mamme. Di solito i miei referenti (genitori) sono giovani ed in grado di gestire la tecnologia più avanzata. Comunque complessivamente non ho ridotto di molto le visite a studio chiedendo ai genitori di portare mascherina e guanti e misurando all’ingresso   la temperatura con il termoscanner. 

Come ha potuto continuare a seguire i pazienti più deboli, con difficoltà deambulatorie, nella eventuale quotidianità delle visite domiciliari e prescrizioni terapeutiche.  

Per mia fortuna non seguo bambini con difficoltà di deambulazione; solo per un breve periodo l’estate scorsa ho seguito un piccolo paziente cerebroleso e sono comunque andata a fare le visite domiciliari regolarmente

 Dopo una vita professionale passata a valutare sintomi e difficoltà di un paziente avendolo di fronte, come ha trovato soluzioni o se ha avuto difficoltà nel valutarle dietro lo schermo di un computer o solo con la voce.

Dopo tanti anni di esperienza professionale non ho trovato molta difficoltà a rapportarmi ai miei pazientini attraverso uno schermo, un po’ di gentilezza e un po’ di fantasia aiutano i bambini a sognare e si divertono!

 Nel consigliare ai suoi pazienti la vaccinazione anti covid, ha trovato consensi, dubbi, negazioni.

Come si può immaginare il problema della vaccinazione ANTICOVID al momento non coinvolge la pediatria, però questo inverno abbiamo partecipato, attivamente come pediatri di famiglia alla campagna antiinfluenzale per l’infanzia e ho avuto un’adesione pressocchè totale (650 vaccinati su 920)

 

Foto di apertura di  Elf-Moondance da Pixabay