La libreria indipendente ELI non è semplicemente una libreria, ma è un progetto fortemente voluto dal libraio esperto Marcello Ciccaglioni, finalizzato a creare un punto di incontro nel quartiere e non solo, in cui i libri e la lettura si confrontano con eventi e iniziative culturali per favorire sinergie e costruire dinamiche trasversali tra molteplici tematiche di interesse per i lettori. Non solo libri, ma corsi, eventi, presentazioni, cineforum e un circolo di lettori.

Questo progetto è riuscito a sopravvivere anche all’emergenza sanitaria, offrendo attualmente un servizio di consegna a domicilio dei libri acquistati in questa fase di distanziamento sociale.

Il proprietario stesso ha individuato nell’area afferente all’ingresso alla libreria uno spazio aperto dove poter svolgere le presentazioni dei volumi, in questo momento di rinascita degli eventi culturali, e il 23 luglio alle ore 18,30 si è svolta la presentazione del volume “Il fiduciario” di Emanuele Ludovisi edito da Palombi Editore.

Proprio Francesco Palombi ha moderato l’evento presentando l’autore e i due ospiti Marco Follini, politico e parlamentare da sempre attento alle esigenze della gente, e Maurizio Serra, saggista e scrittore che vanta il riconoscimento di Accademico di Francia.

Infatti Francesco Palombi è anche lui tra i sostenitori della Libreria ELI e collabora a questo progetto in piena sintonia con il proprietario Marcello. Si può certamente ritenere che sia un buon segno quando un libraio diventa amico di un editore; i lettori potranno sicuramente beneficiare di questo sodalizio che implicherà nuovi stimoli e nuovi dibattiti.

“Il fiduciario” è la storia di una ascesa sociopolitica di un uomo quale Pietro Biennotz, capitano d’industria, che è convinto che nella sua scalata nessuno lo avrebbe potuto fermare. Il romanzo va letto per scoprire che non sempre nella vita le ascese inarrestabili non possano trovare degli ostacoli e la sua trama avvincente quanto una storia cinematografica è coadiuvata da uno stile descrittivo ben congeniato dall’autore, che sin da giovane si è dedicato alla scrittura.

La trama richiama sicuramente tematiche attuali in cui spesso ci siamo, come italiani, purtroppo imbattuti. I due protagonisti provengono, come sottolinea Marco Follini, dalla periferia: il fiduciario che è della Valle d’Aosta e il magistrato che conduce l’inchiesta contro di lui che è sardo. Il fiduciario è un uomo che fa affari senza attenzione per le questioni morali e, nella nuova visione del mondo aziendale, lui è il vero protagonista della vita dell’impresa; infatti, come segnala Follini, oggigiorno il manager ha più influenza del proprietario dell’azienda, ossia l’azionista diventa sempre meno incidente sulle scelte dell’impresa. In ultimo si aggiunge alla storia un contesto particolare in cui è l’economia e non la politica a condurre il futuro del sistema Paese senza rispetto di nessuna regola etica o sociale.

Maurizio Serra ci ha tenuto ad evidenziare che il libro racconta una «verità drammatica», ma sicuramente è uno stimolo per prendere coscienza di questa realtà sociale che viviamo e che spesso è senza scrupoli, con una classe dirigente carente che è priva di qualità morali, in cui la scrittura eccellente di Emanuele Ludovisi è lo strumento ideale per “scrutinarla”.

Il volume descrive molto bene come i meccanismi di potere attualmente vanno al di là del rispetto delle regole: il romanzo si legge in un soffio, considerata la trama avvincente e il desiderio suscitato dall’intrigo, ben descritto, che induce il lettore a voler conoscere la fine in tempi rapidi. L’autore nella sua rappresentazione dei non valori, ha scelto di dedicare il volume ai suoi figli, per “consegnare” alle nuove generazioni un messaggio di necessità di un cambiamento e con questo desiderio di rinnovamento che lo scrittore ha salutato i partecipanti all’evento.

Alla fine della presentazione, dopo i saluti, vi è stato il piacere di ritrovarsi, pur mantenendo il distanziamento, con i molti appassionati e fidelizzati alla ELI. In fine la fila per acquistare il libro, un po’ alla volta per non affollare la libreria, l’aperitivo rigorosamente già porzionato per evitare contatti non dovuti, e gli scambi con Emanuele, con Francesco, con Marco, con Maurizio e con Marcello. Siamo in piena estate e felici di ritrovare una “controllata” normalità.