Amazon assume militari per le posizioni manageriali nell’azienda.

Sono capitato per caso sul seguente annuncio

Sede Amazon in New Jersey (U.S.) – Foto di Yender Gonzalez da Unsplash

Scrivendo con Alessandro l’articolo sulle forze mercenarie dal titolo ‘Wagner, il Kalashnikov occulto di Putin’ ho avuto la conferma che il mondo militare incontra grande interesse da parte delle grandi imprese, e non solo per operazioni militari e di sicurezza. Mi sono stupito nel vedere che Amazon assume direttamente ex militari o militari che vogliono darsi una qualche chance nel settore privato.

Non ho intenzione di rinnovare l’invito a non acquistare prodotti da Amazon, anche se esso è ampiamente giustificato per difendere le migliaia di piccoli esercizi commerciali che animano l’ambiente delle nostre città, ma forse vale la pena di riflettere su questo “strano” reclutamento.

Prima dell’annuncio che ho riportato, l’invito a partecipare alle selezioni spiegava anche che:

«Ad Amazon migliaia di veterani e coniugi di personale militare guidano l’innovazione e portano miglioramenti al livello di esperienza del cliente… Ogni giorno queste persone utilizzano la loro conoscenza, le loro abilità e le loro capacità di leadership in una grande varietà di ruoli lavorativi nel mondo, tutto per i nostri clienti…» 

Niente di più vero, Amazon è leader nelle innovazioni futuristiche in tutto il mondo, offrendo un gigantesco numero di prodotti a tutti i cittadini del pianeta a prezzi competitivi e con una logistica straordinariamente efficiente. Amazon sta entrando anche in campi futuristici facendo concorrenza agli stati nella conquista dello spazio.

Continuando sull’annuncio, l’ultima affermazione è seguita da una domanda: Non è facile ridefinire tutto ciò che è possibile. Accetti la sfida?

Nel famoso film di Verdone, il personaggio di Leo avrebbe risposto: «In che senso?». Come mai una sfida tecnologica è proposta a degli ex militari? Le compagnie della Silicon Valley reclutano giovani geniali in tutto il mondo, ma non mi pare si tratti di ex militari.

Consegne di Amazon per le strade di Los Angeles – Foto di Andrew Stickelman da Unsplash

Ma allora perché Amazon è interessato a loro? Tra le altre cose però l’annuncio parla di leadership, e questo è proprio il mestiere dei militari: comandare assicurando efficienza e disciplina. Da molte parti però Amazon è criticata proprio per la gestione del suo personale, controllato da algoritmi, generando un lavoro meccanico, duro e spesso con salari inadeguati.

Allora non potrebbe essere che i militari sono un ottimo strumento per assicurare un lavoro disciplinato e sottomesso, e non certo per favorire l’innovazione tecnologica?

Viene il cattivo pensiero che servano dei capi con il frustino in mano perché i dipendenti possano essere più efficacemente sfruttati e dissuasi da ribellioni, critiche e rivendicazioni.

Comunque “l’esercito di Amazon” in America sembra aver avuto successo. Avrà successo anche in Italia? Non c’è alcun dubbio che per migliaia di giovani ex volontari dell’esercito, con una laurea e in cerca di occupazione, questa potrebbe essere un’occasione da prendere al volo, vista anche la situazione occupazionale del nostro paese. Se invece convenisse ad un militare in carriera non possiamo saperlo, ma la presenza di ex militari in un’impresa dovrebbe essere presa più seriamente dai sindacati e da tutti coloro che difendono il lavoro nel nostro paese.