Immagine di Maria Giovanna Lanfranchi

“KIRILL” (Il fiore strappato)

Piange Kirill la mamma Ucraina
le bombe hanno falciato
Il fiore di una piccola contadina
ha solo 18 mesi la creatura innocente
che lei non potrà più accarezzare
nel villaggio sempre più rovente

Un massacro per un pugno di terra
È senza fine questa guerra

Sparano ancora i soldati sulle strade
Ma tremano e piangono
Piovono le bombe e non hanno cuore
hanno strappato quel fiore

________

Kirill simbolo di una patria assediata
con i mortai e i missili occupata
Fai vedere all’invasore che
distrugge le città il volto di questa
creatura ora sepolta dall’orrore
Come a Bucha nei campi di tortura

Un massacro per un pugno di terra
È senza fine questa guerra

E per vincere il terrore la piccola Alina
canta Frozén nei bunker d’Ucraina
Non uno ma cento kirill
sui villaggi bombardati
giacciono sulla nuda terra
e forse non saranno più ricordati

Un massacro per un pugno di terra
È senza fine questa guerra

 

La poesia è interpretata dalla cantante Leena Galte; musiche di Marino Maillard e Joel Flateau

 

Antonio Rojch

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