Dormono le grandi catene dei monti,
gli strapiombi e le vallate,
gli inariditi letti dei torrenti;
non dormo io con il cuore in fiamme,
trattengo il respiro,
silenzioso nei tormenti.
Riposano stambecchi e daini appoggiati
alle rocce, i serpenti avvolti
sul ramo e l’aquila nel nido;
non riposo io senza passioni, né speranza;
confinato nell’angolo della stanza,
imprigionato dalla solitudine.
Sognano le rondini portate dal vento,
gli orsi reclinati davanti alle tane,
le lucciole nella loro danza incoerente;
anche io avrei voglia di sogni dolci,
fra ricordi e desideri inconfessati,
sapendo che il tempo non attende.