Un bosco per la pace di fronte alla Villa della Pace, Villa Giusti del Giardino “dell’Armistizio”: si è inaugurato a Padova, il 3 novembre, il “bosco della pace”, composto, per ora, da circa 2100 piante che sono state piantate in una zona strategica della città con l’obiettivo di rigenerare il territorio a beneficio della comunità intorno. La vicinanza a Villa Giusti conferma l’intenzione di dare un segnale chiaro di una città aperta, che guarda alla pace come fondamento della vita sociale e dei rapporti internazionali. ”Quello del bosco della pace- ha chiarito l’assessore al Verde del Comune di Padova, Antonio Bressa-è un progetto con un grande richiamo simbolico, grazie all’accostamento di questo progetto di forestazione con la valenza storica di Villa Giusti. D’altronde, l’opportunità di creare questo legame è emersa fin dalle prime presentazioni del progetto con tutte le persone interessate, segno dell’attaccamento della città nei confronti di uno dei luoghi simbolo della città, dove venne firmato l’armistizio del 1918 e segno di una vicinanza ideale tra il tema della pace e l’investimento sul futuro che si fa con la messa a dimora delle piante. La loro crescita dovrà anche rappresentare quel dono della convivenza pacifica che è un bene da coltivare con le azioni di tutti i giorni. E’ stato importante in questa visione, mettere a dimora i primi alberi proprio il 3 novembre, durante la ricorrenza della firma che portò alla fine delle ostilità della prima guerra mondiale. Un gesto per l’ambiente e anche per mantenere viva la memoria”.

Un gesto simbolico e concreto, voluto dal Comune di Padova con Arbolia, la società benefit di Snam, nata per sviluppare nuove aree verdi in Italia. Il nuovo bosco periurbano di via Armistizio, composto da 3 aree, consentirà la rinaturalizzazione del quartiere 5 Sud-Ovest o Armistizio-Savonarola di Padova, e prevede la messa a dimora di 2.131 piante forestali, di cui 1.819 arboree e 312 arbusti. A questa prima fase ne farà seguito una seconda che vedrà l’ampliamento del bosco già avviato.  Nello spazio individuato saranno messe a dimora complessivamente piante di differenti specie arboree come acero campestre, acero riccio, carpino bianco, carpino nero, frassino ossifilo, frassino maggiore, leccio, roverella, orniello, tiglio silvestre e olmo campestre; piante arbustive come rosa canina, prugnolo, sambuco nero, frangola fusaggine e nocciolo; piante autoctone, provenienti da vivai italiani e munite di passaporto fitosanitario. In questo modo, si riducono al massimo le possibilità di contaminazioni genetiche con piante provenienti da altri Paesi, preservando e aumentando la biodiversità del patrimonio forestale italiano. Quando sarà a regime, il nuovo bosco urbano consentirà di assorbire fino a 259,74 tonnellate di CO2 in 20 anni e fino a 589,59 Kg di PM10 all’anno, restituendo all’ambiente fino a 189,61 tonnellate di ossigeno in 20 anni e contribuendo al miglioramento dell’ecosistema e della vita per la comunità locale. L’iniziativa prevede anche la manutenzione dell’area per i primi due anni.  Il bosco urbano è stato intitolato “alla pace” e simbolicamente presentato, nell’anniversario della firma dell’Armistizio che, il 4 novembre 1918 pose fine alla Prima Guerra Mondiale, avvenuta proprio a Villa Giusti, la villa che sorge di fronte all’area della messa a dimora: la scelta dell’inaugurazione è un invito alla pace, in un mondo oggi più che mai minacciato dalle guerre.  “Oggi è un momento importante per Padova e soprattutto per il Quartiere.- ha continuato Bressa- Questo bosco urbano sarà un grande polmone verde che renderà più bella un’area di grande prestigio per Padova, di fronte a Villa Giusti, ma soprattutto porterà importanti benefici ambientali in linea con i nostri obiettivi di aumentare la quantità di verde cittadino. Ringrazio per questo importante investimento Arbolia e le aziende che hanno supportato l’iniziativa, segno di una efficiente collaborazione tra pubblico e privato per rendere più sani e vivibili i contesti urbani grazie agli alberi”.

Questa la dichiarazione dell’assessora alla Pace e alla cooperazione internazionale Francesca Benciolini:  “Intitolare alla Pace questo grande bosco urbano è una scelta simbolico di grande valore, non solo, perché siamo di fronte a Villa Giusti dove fu firmato l’Armistizio della Grande Guerra, ma anche perché da sempre, in tutte le culture, piantare un albero è segno di speranza per il futuro. Con questi alberi passiamo idealmente l’impegno per un mondo finalmente in Pace ai nostri figli e ai nostri nipoti. Mi piace immaginare che qui un giorno tanti bambini possano festeggiare finalmente un mondo senza guerre e più giusto rispetto ad oggi. Noi dobbiamo costruire adesso un mondo migliore per le generazioni che verranno, e oggi più che mai Pace e ambiente hanno molto a che vedere l’una con l’altro”.  La consigliera ed ex assessora al verde Chiara Gallani ha commentato: “Sono felicissima di vedere portato a compimento questo progetto, il nono bosco urbano di Padova, bosco di pianura quindi alberi che crescono in città che ci danno ossigeno e che catturano le polveri e che aiutano anche a trattenere l’acqua. Veniamo da giorni di maltempo, è molto importante per il nostro territorio adattarsi per fronteggiare e arginare i cambiamenti climatici.  Un bosco del genere in quartiere è importante, ma ne beneficia tutta la città”.  Il consigliere e presidente della Commissione Consiliare VIII, Marco Concolato  ha sottolineato: “oggi piantiamo simbolicamente i primi alberi di un nuovo bosco urbano che abbiamo deciso di dedicare alla Pace. Chi è nato e cresciuto qui alla Mandria conosce bene l’elemento fortemente identitario di Villa Giusti che ricorda l’Armistizio e in tutto il quartiere la toponomastica e tanti nomi di scuole e altri edifici pubblici ricordano quell’evento. Oggi aggiungiamo un bosco dedicato alla Pace, che specie in questi anni è quanto mai importante.  Il Presidente della Consulta di Quartiere 5° Valentino Fontolan ha spiegato: “Siamo molto contenti di questa iniziativa alla quale abbiamo partecipato con convinzione. Il quartiere è attraversato dalla tangenziale, per cui un’area verde e di queste proporzioni è sicuramente importante. L’intitolazione alla Pace poi si lega perfettamente a Villa Giusti, che si trova al di là della strada e alla sua storia che è anche un frammento della storia del nostro Paese. Siamo contenti per come l’Amministrazione interagisce con la Consulta e vediamo che le cose vengono fatte”. Elena Pietrogrande, portavoce dell’Area Pace diritti umani e cooperazione internazionale ha puntualizzato: “siamo felici di essere stati convolti in questo progetto del Bosco della Pace.  Noi ci occupiamo di relazioni di pace e soprattutto di futuri possibili e non inevitabili come quelli che sembra viviamo in questo momento. Noi vogliamo partire da un cambio di linguaggio, perché l’uso di linguaggi ancorati ad un mondo in continua lotta e competizione usato nella quotidianità, trasmettono sempre linguaggi di guerra.  Siamo così abituati alla guerra che la richiamiamo metaforicamente in molte delle nostre attività e relazioni quotidiane. Questa è una delle proposte che potrebbero essere messe in pratica a partire da questo luogo.  Proponiamo anche che il Bosco sia davvero inclusivo. La Pace si ottiene quando c’è attenzione per l’ambiente, per lo sviluppo delle persone e delle relazioni”.  Marta Pettena, Corporate & Commercial Affairs di Arbolia ha aggiunto: “Grazie a questo progetto, Arbolia, società benefit, supporta la creazione di un nuovo bosco nella città di Padova: una infrastruttura verde che contribuirà non solo al miglioramento della qualità dell’aria, alla mitigazione delle temperature, all’arricchimento del paesaggio e alla protezione del suolo, ma aiuterà anche a tutelare la biodiversità. Infatti, un bosco urbano migliora le interconnessioni tra ecosistemi naturali esistenti, rendendo le specie che vi abitano più protette, meno vulnerabili e più resilienti”.