Certo che il vocabolario di quel poeta romanesco (e mi scusino i non romani) era ricco: non mi ricordo più il termine di partenza – a Roma si sente spesso – mentre ricordo lo sfoggio inesauribile di sinonimi che seguiva

Giuseppe Gioachino Belli (1791-1863) – Foto pubblico dominio da wikipedia.org

(G.G.Belli “La madre de le Sante” 6 dicembre 1832)!

Mi piacerebbe che un poeta contemporaneo si dedicasse con altrettanta acribia all’espressione “pezzo di mer…”: infatti vorrei trovare tutte le espressioni possibili per meglio celebrare, e nella sicurezza le ho adoperate tutte totalmente, un eroe dei tempi nuovi.

Per “tempi nuovi” intendo limitarmi a quel periodo che partì in un dì che abbiamo appena celebrato agli inizi d’agosto, in tutto l’orbe terracqueo.     Chi non ricorda Muzio Scevola, Orlando, Pietro Micca? E ne potrei citare altre centinaia pescando nella storia, nella leggenda, nella poesia! Anteriormente ai tempi nuovi, bastava un Poeta e la meritata gloria eterna era assicurata.

 

Oggi (che Poeti non ve n’ha più) la cosa è un po’ più complicata e serve anche la collaborazione dell’eroe che, suo malgrado, non si può più limitare al gesto eroico.

Ci vuole la collaborazione di svariate organizzazioni mondiali, ci vuole un ufficio stampa adeguato… e ci vogliono tante magliette. A meno che non sia sempre la stessa.

Tutto ciò premesso, direi che l’unica cosa che non s’era mai vista, era che l’eroe si potesse continuare a fare anche quando fosse entrata in gioco la pelle del prossimo, come sta succedendo da qualche giorno a questa parte.     Oggi invece si può fare! E, per sovramercato, con l’applauso corale e con la solidarietà giuliva del “prossimo”!

I funghi atomici di Hiroshima (sinistra) e di Nagasaki (destra) – Foto pubblico dominio da wikipedia.org

Ripescato nella memoria quel fatidico 6 agosto, inviterei il buon “prossimo” a riflettere sul fatto che non tutti i moderni strumenti di guerra sono perfetti e che (come talvolta pare sia già successo) magari un missile cambia strada proprio negli ultimi chilometri.

E allora che si fa?

Lasciamo che le cose vadano come debbono andare con una “centrale diversamente idroelettrica” in mezzo al campo di battaglia”!!!

….. forse batte l’ora dei “ragionieri”.

Europa 12 agosto MMXXII

Foto di apertura pubblico dominio da wikipedia.org