Per poter esprimere una valutazione della crisi diplomatica tra Francia e Italia, sull’accoglienza dei migranti, bisogna prescindere dalle chiacchiere, e considerare i fatti.

Foto da wikipedia.org – CC BY 4.0

Nell’incontro di Sharm el Sheikh il presidente Macron aveva fatto un gesto di collaborazione e solidarietà verso il governo italiano in un momento in cui la pressione migratoria sul nostro paese attraversa una fase critica. Il presidente francese aveva accettato di farsi carico dei migranti ospitati dall’Ocean Viking. Successivamente il governo italiano ha emesso questo comunicato stampa:

 Migranti, apprezzamento del Presidente Meloni per la decisione francese

8/11/2022

“Esprimiamo il nostro sentito apprezzamento per la decisione della Francia di condividere la responsabilità dell’emergenza migratoria, fino ad oggi rimasta sulle spalle dell’Italia e di pochi altri Stati del Mediterraneo, aprendo i porti alla nave Ocean Viking. È importante proseguire in questa linea di collaborazione europea con gli Stati più esposti per la loro collocazione geografica, così da trovare una soluzione condivisa e comune, per fermare la tratta degli esseri umani e gestire in modo legale ed equilibrato il fenomeno migratorio che ha assunto dimensioni epocali. L’emergenza immigrazione è un tema europeo e come tale deve essere affrontato, nel pieno rispetto dei diritti umani e del principio di legalità.”

Sembra che questo comunicato sia stato all’origine della pesantissima reazione francese. Ma io so leggere, come credo moltissimi tra noi. Onestamente non mi sembra che il comunicato si possa interpretare come una manifestazione di vittoria della posizione assunta da Piantedosi e dal governo, contro le azioni delle ONG. Allora non resta che pensare che il governo francese abbia operato un cambiamento di 360° dell’offerta fatta da Macron.

Anche il presidente francese e il suo governo finiscono per sottostare alle visioni populiste della loro destra. La reazione è senza dubbio immotivata e spropositata, ma viene anche il malizioso pensiero che Giorgia Meloni sia caduta in un trappolone.

Si può cambiare idea e attaccarla perché lei rappresenta un paese molto più forte della Francia.

Però la reazione francese assomiglia troppo al tentativo della posizione muscolare di Salvini e Piantedosi, per altro fallita. Da tutte e due le parti prevale un populismo miope e inconcludente e, come ho detto tante volte, nessuno immagina visioni serie al complesso ed epocale problema dei flussi migratori. Forse non solo l’Europa e l’Italia, ma le democrazie mondiali, hanno i politici che meritano. La reazione francese si iscrive in una delle solite “commedie del populismo”, tristi ed inutili.

Foto di apertura: Principali rotte di migranti nel Mediterraneo-da wikipedia.org – CC BY-SA 4.0