I primi atti del governo di destra nato il 26 settembre dalle urne sono stati atti cosiddetti identitari nel senso che ci hanno voluto ricordare chi ci governerà nei prossimi anni.
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Matteo Salvini-
By senato.it, CC BY 3.0 it-wikimedia.org
Il primo decreto è stato quello relativo ai rave party dove la parola rave party non è stata pronunciata e quindi ne consegue che può essere applicato a qualsiasi riunione, secondo il governo, assembramento, con più di 50 persone. Non vi è chi non veda l’assoluta incostituzionalità di tale provvedimento e non vale la pena di soffermarsi oltre nell’analisi della decisione governativa. Provvedimento adottato a situazione già terminata con un lodevole intervento degli organi di polizia e con la fattiva collaborazione dei partecipanti che si sono fatti carico anche di ripulire la zona. Non è questa la sede per affrontare anche altri aspetti di costituzionalità del provvedimento ma è evidente che non ricorrevano gli estremi di necessità e urgenza che devono connotare i decreti legge. Ora vedremo se e come il Parlamento cambierà questa norma, certo si identitaria ma anche stupida. L’aspetto più grave e importante è il balletto a cui stiamo assistendo sulle navi che hanno salvato, come è loro dovere, migranti in mare e si sono poi dirette verso Catania. Solito atteggiamento della destra “salviniana” a cui la Meloni si è ispirata producendo il primo scontro con l’Europa e il primo incidente con la Francia. Complimenti per l’esordio europeo!
Ma quello che vorrei sottolineare è che in Italia non c’è nessuna emergenza immigratoria.
Gli immigrati in Italia sono 5.171.984 pari all’8,7 della popolazione, di poco inferiore alla media europea. I richiedenti sono stati nel 2021 49.000 mentre in Germania 193.000 e in Francia 77.000. Quella sbandierata dalla destra è pura propaganda che si traduce solo in incapacità di governare razionalmente i flussi e le accoglienze ma che ha il solo scopo di guadagnare like e voti.
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“barconi migranti” di telodoiogrillo – Public Domain Mark 1.0.
Tutto il mondo è alle prese con il problema migratorio di cui ormai si conoscono benissimo le cause: guerre, fame, carestie, povertà. Solo una politica migratoria europea potrebbe essere in grado di governare questo inarrestabile fenomeno, oltretutto in un paese come il nostro con bassissima natalità, continuo invecchiamento e necessità di avere forze giovani in grado di lavorare, a condizioni umane e dignitose, per sostenere il nostro welfare. Faccio mie le parole che Craxi pronunciò a proposito del fenomeno migratorio: “Sono iniziate correnti emigratorie e migratorie che, in assenza di un accelerato processo di sviluppo che abbracci tutta la riva sud del Mediterraneo, sono destinate a gonfiarsi in maniera impressionante. E saranno delle tendenze inarrestabili e incontrollabili. Paesi con popolazioni giovanissime che naturalmente vanno verso le luci della città, se noi non accenderemo le luci in quei Paesi”.
Un governo serio composto da politici altrettanto seri comincerebbe a proporre una conferenza europea sulle politiche migratorie nel Mediterraneo e sulle politiche da adottare nei paesi nord africani.
Foto di apertura: “Palazzo Chigi” di zak mc, licenza CC BY-SA 2.0.