Immagine di Maria Giovanna Lanfranchi

Apprendere e comprendere

Nulla è facile, nulla scontato, ma il gioco della vita

merita di essere giocato giorno per giorno, ora per ora;

dimenticando gli ostacoli e le sconfitte che hanno fatto

penare, concentrando la mente sul costruire il domani.

Bisogna essere curiosi di apprendere e comprendere,

attenti nell’osservare quel che ci circonda, come anche

a quanto silenziosamente avviene all’interno di noi stessi;

ad un tempo testimoni dell’oggi ed aruspici del divenire.

Guardando dentro di me, ricordo gradualmente ciò che

la natura ha creato, le leggi ferree che ha imposto

e comportano un ciclo di distruzione e rinascita;

un ciclo armonico e inesorabile di cui sono piccola parte.

Ecco perché il conoscere è ricordare: dentro di me sono

custodite molteplici saggezze, accumulate nel passato;

l’impegno intrigante e felice è quello di riscoprirle,

mentre la conoscenza si è espansa e può comprendere.

Archeologo e collezionista, un bel mestiere per l’uomo,

ma poi, con l’età avanzata ed i primi acciacchi, sorge

una nuova urgenza: continuare a ricordare, ma anche

capire che nessuna cosa umana è degna di troppo zelo.

 

NOTA Ispirata alla frase di Platone: “L’anima che tutto conosce e di volta in volta ricorda” (cui non credo, ma che mi pare affascinante). È stato forse il filosofo che più ho amato al tempo della scuola ed ancora, a volte, lo rileggo. Il verso di chiusura è suo e, se necessario, è un’ulteriore prova del suo genio.

Pietro Ragni

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