Alle ore 11:00 del 9 gennaio 2023 presso il Teatro Quirino, messo a disposizione dal Comune di Roma, si è aperta la presentazione del nuovo libro “La Saggezza e l’Audacia. Discorsi per l’Italia e per l’Europa” di David Sassoli, la cui prefazione è a cura del Presidente Sergio Mattarella.

La giornalista Lucia Annunziata modera l’evento con la presenza della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e una folta partecipazione di pubblico con una sala piena, anche nelle balconate, con diversi esponenti del Mondo politico italiano, giornalisti, televisioni nazionali, Radio Radicale e Radio Immagina. Sul palco erano seduti uno accanto all’altro: Enrico Letta, Romano Prodi, Ursula von der Leyen, Lucia Annunziata, Paolo Rumiz, Claudio Sardo. Il primo a salire sul palco è stato Carlo Feltrinelli, editore del libro, che ringrazia la famiglia di David Sassoli, anch’essa presente in sala, e ricorda a tutti i presenti che il ricavato della vendita del libro sarà devoluto per la ricerca nel campo oncologico. Quindi Carlo Feltrinelli ha evidenziato come nel libro sono riportate le radici dell’Europa e come il titolo scelto è rappresentato dalle parole usate dallo stesso David Sassoli nel suo discorso di apertura quando ha ricevuto l’incarico della Presidenza del Parlamento dell’Unione Europea.

Interviene il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ricorda David Sassoli come un uomo che credeva all’Europa e alla buona politica, dove esprimeva la sua passione e dedizione. L’elezione a Presidente del Parlamento Europeo di David Sassoli è avvenuta durante un passaggio di crisi europea socio-economica durante la pandemia e nello stesso tempo ha comportato anche un cambiamento per la politica italiana che ha portato ad una nuova apertura e sfide come l’immigrazione, la comparsa del Covid e la gestione della pandemia. “Davide ci manca e ci mancherà enormemente”, conclude il Sindaco. Interviene il Ministro degli Esteri Antonio Tajani (uno dei primi italiani ad essere nominato Presidente in Europa). Nel suo discorso espone l’importanza della difesa delle istituzioni al di là della visione politica. Ricorda che l’obiettivo nell’Unione europea era quello di avere l’onore e l’onere di portare avanti i valori dell’Unione europea e nello stesso tempo essere rappresentanti e cittadini italiani. Antonio Tajani rammenta che al di là delle visioni politiche, insieme con David Sassoli hanno entrambi accolto Papa Francesco all’aeroporto di Strasburgo in visita al Parlamento Europeo, l’anno in cui ambedue erano vicepresidenti di questa Istituzione. Conclude che è fondamentale ricordare la memoria di un bravo Presidente del Parlamento Europeo.

La giornalista Lucia Annunziata passa la parola alla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che svolge il suo intervento in lingua inglese. Dopo aver ringraziato le cariche pubbliche intervenute prima di lei, si rivolge in italiano con poche parole, alla moglie e ai figli di David Sassoli. La Presidente esprime come David Sassoli abbia avuto un’intuizione, come quella del debito comune, che ha impattato sulla politica italiana. Racconta come nel libro sia riportato un evento per lei emozionante avvenuto a Fossoli (vicino Carpi in provincia di Modena) dove i partigiani italiani avevano combattuto nella Seconda guerra mondiale. In questo luogo simbolo della deportazione razziale e politica dall’Italia verso i campi di sterminio nazisti, il giorno 11 luglio 2021 per la commemorazione dell’eccidio di Ciberno, lei e David hanno incontrato i figli delle vittime di guerra e in un momento di Silenzio, Sassoli le ha preso la mano, rompendo i protocolli e mettendo in evidenza l’umanità in una circostanza di dolore/orrore, temi fondamentali che Sassoli difendeva nella sua quotidianità.

Prosegue evidenziando come lo caratterizzava la sua passione per la democrazia e l’Europa, il profondo senso della Storia, tanto da non fargli dimenticare di ricordare l’orrore e la sofferenza avvenuta nel passato, perché credeva che era necessario allo stesso tempo ricordare il passato, ma anche prevenire il futuro affinché non si ripetessero gli orrori, affermando: “Se è accaduto una volta, può riaccadere”.

La Presidente Ursula von der Leyen evidenzia come David Sassoli era consapevole che la democrazia è fragile e che non si deve tollerare nessuna corruzione. La sua carriera da giornalista gli aveva lasciato la capacità di percepire che era giunto un cambiamento, che il mondo è fragile per cui bisogna focalizzarsi sulle problematiche climatiche e sociali. In conclusione chi ha conosciuto David Sassoli lo ricorda come un politico animato dalla passione per la politica e da una grande umanità che si esprimeva con il suo sorriso e occhi luminosi. Augura a tutti Coraggio così come era solito pronunciarlo in francese ogni volta che si concludeva un incontro. L’Annunziata passa la parola a Romano Prodi, già Presidente della Commissione Europea, che ringrazia la famiglia di David Sassoli e ripercorre la sua lunga amicizia a partire dalla Lega Democratica. Spiega la regola europea che ogni legislatura è caratterizzata dall’alternarsi delle due parti politiche opposte, e Sassoli era riuscito a ricoprire questo ruolo grazie alla grande capacità di coinvolgimento che lo caratterizzava. L’evento di Fossoli, riportato anche nel libro, sottolinea la trasformazione di come dal dolore sia nato un progetto per aiutare a ricostruire.

Con lo scoppio della Guerra in Ucraina tra i vari commenti che ha sentito gli è rimasto impresso quello di apprezzare la creazione dell’Unione europea, in quanto ha permesso ai paesi confinanti, come la Polonia di sentirsi appartenenti a qualcosa di più grande.

Secondo Prodi il compito dell’Europa è quello di creare delle regole per cui le diversità possano convivere.

Tra i vari discorsi e confronti avvenuti con David Sassoli era emersa la necessità di cambiare i trattati e come negli ultimi 5 anni la tensione Bielorussa fosse progressivamente evoluta in una escalation esplosiva.

Per far fronte a queste sfide che sembrano impossibili un suggerimento concreto è quello di compattarsi alcuni paesi europei in un nucleo forte per intraprendere la stessa direzione, così come avvenne ormai 20 anni fa con l’introduzione della moneta unica l’Euro, e poi pian piano aggregare i rimanenti.

La giornalista Annunziata esprime una breve opinione ed evidenzia la formazione Cattolica di Sassoli e pone la seguente domanda: “Che tipo di riforme avrebbe bisogno L’Europa oggi?” rivolgendosi al successivo interlocutore Enrico Letta, Segretario del partito Democratico. Quest’ultimo ringrazia per la domanda posta e si riserva di rispondere alla fine del suo discorso, riconoscendo a pieno le caratteristiche usate dal presidente Sergio Mattarella nell’introduzione del libro dove descrive David Sassoli come mite e coraggioso.

Sassoli rappresentava il nativo democratico e ipotizzando che i politici si dividono in due categorie: quelli che fanno la storia e quelli che cambiano la storia; David Sassoli portando avanti il progetto di NEXT GENERATION EU sicuramente farà parte del secondo gruppo di politici.

Queste sono solo alcune immagini di questo uomo che è stato molto di più, dal suo rapporto umano e politico con Ursula von der Leyen, già descritto dagli altri partecipanti, alla scelta coraggiosa di aprire il parlamento Europeo per 100 donne in difficoltà e chissà quale reazione avrebbe avuto nel vedere la bufera di scandali scatenatasi recentemente sul Parlamento Europeo. E proprio per prevenire in futuro queste situazioni di corruzione tra le riforme da istituire andrebbe creato un organo di vigilanza che possa verificare eventuali irregolarità. Riprendendo la tematica dell’Immigrazione, anch’essa problematica molto a cuore a Sassoli, è importante che ci siano dei paesi promotori per poi trascinare anche gli altri. In questo caso, come per altri argomenti trattati al Parlamento, spesso il veto viene usato come merce di scambio per poi ottenere in cambio favori, piuttosto che come prassi che tuteli qualche logica. La passione di Sassoli era per i grandi diritti oltre alla questione degli immigrati, lo animava il caso dell’IRAN, e l’escalation della Bielorussia, tanto che i Russi stessi lo hanno dichiarato persona non GRATA al loro Paese. Il Segretario del partito Democratico confida e svela alla platea come nel suo ultimo incontro con David Sassoli, il 16 dicembre 2021, avesse proposto la candidatura per la guida di una coalizione allargata alle elezioni italiane, visto che David Sassoli oltre ad essere un uomo coraggioso aveva le skill per lavorare con un team di professionisti in grado di ascoltare e dialogare, con un confronto aperto, al di là del partito di appartenenza, sulle varie aree politiche.

Il penultimo intervento della presentazione del libro di David Sassoli è presentato dallo scrittore Paolo Rumiz che ha partecipato dal vivo ad alcuni cambiamenti storici dell’Europa soprattutto di quei paesi che hanno vissuto i drammi. Avendo viaggiato in lungo e in largo nella stragrande maggioranza dei Paesi a contatto con la popolazione. Dopo circa 35 anni di professione come scrittore ha la sensazione che questo EUROPEAN DREAM si fosse trasformato in un EUROPEAN NIGHTMARE, da alcuni sondaggi emergeva che nel 2000 circa il 50% della popolazione Russa si definiva europea, mentre ad oggi arriva a mala pena al 20%. Riporta alla platea, come dalle interviste telefoniche avute con Sassoli, nell’ultimo periodo della malattia, uno dei problemi dell’Europa fosse l’Europa stessa, nel senso che i valori che venivano affermati erano diversi da quelli messi in pratica.

Infine nel valutare l’etimologia greca della parola Europa che significa terra del tramonto, si ricollega al fatto che il Mediterraneo è la culla, come già Eschilo affermava; pertanto urge una narrazione diversa e uno sforzo costante e non solo nei pochi mesi precedenti alle nuove elezioni. Le tre ideologie di David Sassoli che lo colpirono furono:

  • L’Europa è femmina ed è l’unica dei 5 continenti ad avere una donna alla guida;
  • L’indignazione per come gli Americani avessero sgombrato l’Afganistan;
  • La causa non è da ricercare nei nemici esterni.

Conclude l’incontro Claudio Sardo, il curatore del libro, che ha ringraziato tutto lo staff che lavorava con David Sassoli e che ha contribuito alla realizzazione del libro stesso. Ribadisce, come era già stato accennato all’inizio, che David Sassoli era figlio del cattolicesimo e che secondo la sua visione senza uguaglianze non si va avanti e che sarebbe stato contento di vedere qualcun altro portare avanti il suo lavoro.

Concludo prendendo una frase di David Sassoli, evidenziata da Claudio Sardo nel suo intervento: “L’Europa andrà avanti solo se avrà, una parte sociale d’inclusione”.

Al termine delle relazioni, numerosissime persone, si sono accalcate al banco per l’acquisto del libro.