Autore: la Redazione

La natura bistrattata si ribella

Case, aziende, fabbriche, campagne, allevamenti allagati. Le due alluvioni di maggio hanno devastato vaste zone dell’Emilia Romagna e delle Marche. In particolare è finita letteralmente sott’acqua la Romagna. Fiumi e torrenti hanno rotto gli argini a causa delle torrenziali piogge causando una catastrofe.
Faenza è stata travolta dall’alluvione. Gene Gnocchi ha raccontato la drammatica vicenda della sua famiglia: «Abbiamo avuto paura di finire intrappolati come topi».
Hanno rischiato tutti di morire affogati ella loro casa al piano terra. Tuttavia il comico ha cercato di sdrammatizzare con una battuta: «Nella sfortuna, ho trovato un’altra sfortuna» perché lui con tutta la famiglia ha trovato rifugio nei piani alti dell’abitazione dei suoceri. Gli sfollati, come Gene Gnocchi, sono stati decine di migliaia.
I cambiamenti climatici causati all’inquinamento e dal dissesto idrogeologico del territorio da anni provocano disastri in Italia e in tutto il mondo. L’aumento delle temperature e la cementificazione del suolo hanno composto una miscela mortale.
L’Italia per due anni, nel 2021 e nel 2022, prima ha patito una fortissima siccità per le scarsissime piogge. Poi i temporali, accompagnati da pericolose trombe d’aria, si sono scatenati a maggio mettendo in ginocchio la Romagna. La difficile ricostruzione solo in parte è cominciata ma ci vorranno anni per rimettere in piedi tutto. I danni sono enormi: circa 9 miliardi di euro. Tuttavia i tempi di reazione del governo Meloni sono lenti: ancora non è stato nominato un commissario straordinario per la ricostruzione. “TUTTI europa ventitrenta” dedica l’aggiornamento del 20 giugno del sito alla catastrofica alluvione. CLICCARE SULL’IMMAGINE PER LEGGERE LO SPECIALE

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