Le piccole isole italiane alla riscossa dopo i danni provocati dalla pandemia. Il PNRR, la concorrenza estera, la sanità. Nostra intervista a Francesco Del Deo, Presidente  dell’Ancim (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori) e Sindaco di Forio d’Ischia.

Divisi ma uniti. L’ossimoro non inganni. I Comuni delle piccole isole italiane sono così. Sono 35 e negli  ultimi dieci anni hanno vissuto lo « stato di grazia » di luoghi ricercati. Alternativi ai siti più reclamizzati dai tour operator. Esprimono valori ,storia e tradizioni tipiche del bacino del Mediterraneo. Giocano la carta  della sostenibilità  ambientale a costo ,talvolta , di portare in alto qualche tariffa per i servizi forniti . Lo Stato centrale non sempre è dalla loro parte.

Il Covid – come in ogni altra parte, del resto –  ha trasformato la  lunga scossa  turistica delle isolette nel fantasma della crisi. Nell’Associazione che le rappresenta troviamo ,però, la volontà di non abbandonarsi alle  rivendicazioni verso i poteri pubblici e la determinazione  di vivere l’estate 2021 in modo completamente diverso da quella del 2020.
Ne abbiamo parlato con Francesco Del Deo , Presidente  dell’Ancim  (Associazione  nazionale comuni isole minori ) e Sindaco di Forio d’Ischia.

Francesco Del Deo Presidente ANCIM

Presidente Del Deo, partiamo da questi giorni. Che estate sarà per le piccole isole italiane. Il governo ha appena definito il PNRR, cosa ne pensa?

“Per le Isole Minori  il mese di maggio ha sempre rappresentato il mese dei preparativi per affrontare la stagione estiva nel migliore dei modi e, credo, che anche questo maggio  2021 possa definirsi tale. Pur provenendo da mesi durissimi e difficili non solo sotto il punto di vista economico, ma anche sotto il punto di vista sociale e sanitario, in questi giorni l’accelerazione della campagna vaccinale sulle isole minori regala più di un barlume di speranza per “salvare” la stagione estiva che è di imminente apertura. Ho avuto modo di approfondire il PNRR appena licenziato e di confrontarmi su alcune tematiche in esso contenute con il Ministro Garavaglia, il Ministro Gelmini, il Ministro Carfagna e il Ministro Cingolani. Il PNRR è un documento complesso e molto articolato che, in alcune misure, considera in modo specifico anche i territori e gli abitanti delle isole minori ».

Siete soddisfatti, quindi ?
«
È un ottimo risultato raggiunto grazie ad un attento e certosino lavoro portato avanti in questi anni dall’ANCIM che mi onoro di presiedere. I 35 comuni, composti dalle 87 Isole Minori e i loro circa 240mila abitanti meritano, oggi più che mai, di essere ascoltati e di portare le proprie idee ai tavoli di concertazione, oltre che di evidenziare le proprie peculiarità e i disagi che, purtroppo, si trovano ad affrontare quotidianamente. Credo che quanto contenuto nel PNRR ad oggi sia un ottimo inizio, ma vi sono ancora tante misure da inserire a favore delle isole minori. Sono richieste che ho già inoltrato ,in tempo utile , a chi di competenza e che sono al vaglio. Oggi ci troviamo davanti a sfide fino a ieri inimmaginabili e risulta ancora più urgente colmare il gap che i territori delle isole minori hanno nei confronti della terraferma.”

La campagna vaccinale sembra procedere bene, ma l’estate presenta delle incognite. Quale è la situazione delle strutture sanitarie nelle piccole isole ?

“Le isole minori, pur rappresentando un patrimonio artistico, storico, culturale e paesaggistico di inestimabile valore per l’Italia intera vivono condizioni di disagio molto forti legate all’insularità. Alcune di esse sono simboli d’Italia nel mondo.  Vi sono isole, come ad esempio Ventotene nel Lazio, in cui il medico di base si reca solo due ore la settimana. Oppure, isole in cui non vi è nemmeno un presidio ospedaliero. Le strutture sanitarie, quando presenti, sono di dimensioni ridotte e non riescono a fornire tutti i servizi utili anche in caso di emergenze, rendendo necessari i trasferimenti in eliambulanza o idroambulanza, quando le condizioni meteo lo consentono, presso strutture ospedaliere situate in terraferma. Trasferimenti che a volte avvengono nel giro anche di 4 o 5 ore, cosa che non fa altro che far perdere preziosi minuti che possono, spesso, salvare la vita o, nel migliore dei casi, rimanere in vita come diversamente abile »

Non è un bel quadro.

« Sono dinamiche che, invece, in territori non insulari non avvengono in quanto vi sono grandi strutture ospedaliere raggiungibili anche tramite auto. Le Isole Minori, dal punto di vista sanitario, vivono una continua emergenza in cui anche i servizi ordinari di assistenza sanitaria diventano straordinari a cui si somma ,per esempio, quella dovuta all’alto numero di ospedalizzazioni a seguito del Covid19. Basti pensare che solo in 4 delle 87 isole esiste una piccola struttura ospedaliera, in alcune vi sono piccoli ambulatori e nella maggior parte nulla.

Ne ha parlato con i Ministri. Cosa ha chiesto ?

« In qualità di presidente ANCIM ho fatto richiesta non solo di portare a termine quanto prima la campagna vaccinale per giungere al traguardo delle “isole minori covidfree”, ma anche di prevedere la creazione di un fondo per un progetto speciale da assegnare direttamente alle Isole Minori. »

Veniamo alla ripresa 2021. Come viene promosso all’estero il turismo nelle piccole isole italiane?

« Il brand Italia passa, è inutile negarlo, soprattutto attraverso la notorietà delle Isole Minori. Capri, Ischia, Procida, Ventotene, Ponza, Salina, Lampedusa, La Maddalena, Le Tremiti, Elba… sono località note in tutto il mondo e che attirano turisti eterogenei. Una identità visiva forte  che le Isole Minori vantano e che le rende riconoscibili . Per quanto riguarda la promozione all’estero, molti Comuni si adoperano per la partecipazione a Fiere Turistiche internazionali, per ospitare grandi eventi di richiamo o set cinematografici. Di certo, oggi, risulta fondamentale unire ancor di più le proprie forze e iniziare a promuovere la grande ricchezza del patrimonio delle Isole Minori in modo più incisivo ed unitario. »

 

Ma chi  viene da voi che tipo di vacanza vuole fare ? Due anni fa avete lanciato anche il progetto ” Sole, Mare, Vento” .
« Le Isole Minori rappresentano la meta ideale per tutti i tipi di vacanza in quanto i territori delle isole offrono esperienze legate al mare ma anche alla montagna, intrecciando, così, storie di terra e di mare. Un unicum molto apprezzato all’estero, ma anche da un turismo nazionale che sta riscoprendo le bellezze della propria terra”.

Nel 2016 l’ANCIM ha pubblicato il manifesto dello sviluppo sostenibile nelle isole minori ( http://ancim manifesto dello sviluppo sostenibile ). Possiamo tracciare un bilancio ?

“L’ANCIM anche in questo ambito è stata precursore dei tempi. Parlare di sviluppo sostenibile e della creazione di “laboratori green” sulle Isole Minori fin dal 2016 significa giungere ora, nell’epoca del “green deal” già con un bagaglio di conoscenze di non poco conto. Le Isole Minori rappresentano sia per conformazione geografica che per indole degli abitanti, la location ideale per l’applicazione di progetti rivolti allo sviluppo sostenibile dei territori. Alcuni dei punti trattati nel Manifesto siglato nel 2016 con l’allora Ministro Franceschini sono stati realizzati, mentre altri sono stati aggiornati in base all’evoluzione della società e dell’economia. Il nostro Manifesto ha costituito, possiamo dire, la base per tante progettualità e per ulteriori documenti prodotti negli anni seguenti. »

Cioè ?

« Ad esempio abbiamo stilato un Document unico di programmazione contenente progetti cantierabili che il Ministero Affari Regionali potrebbe selezionare e finanziare in tempi ridotti, cosa che ho chiesto in uno dei recenti incontri avuti col Ministro. Dal  2016 ad oggi sono cambiate tante cose, la pandemia ha modificato tutti i paradigmi finora noti, ma lavorando tutti insieme sono convinto che si possano vincere tutte le sfide che la vita ci pone davanti. Per Paesi come la Grecia o come la Spagna le Isole Minori sono da sempre considerate patrimonio culturale, sociale ed economico per i loro Paesi. Speriamo questo possa avvenire, finalmente, anche con questo Governo che ha riscoperto il Ministero per il Turismo ».