Uno sperone roccioso affacciato sul più corto fiume di Francia, la Maine, soli 11 km!

17 robuste torri! Ecco la possente fortezza di Angers, nel Maine-et-Loire, dipartimento attraversato dal fiume reale, la Loira, il più lungo di Francia, di cui la Maine è un affluente.

L’effetto grafico dei materiali utilizzati per la costruzione della fortezza mi affascina. La luminosa pietra calcarea della Loira si unisce dal XIII secolo al nero dello scisto robusto per difendersi dagli assalti dei Bretoni, i bellicosi vicini.

La sua struttura influenzò la costruzione del Maschio Angioino a Napoli durante il regno di Carlo d’Angiò.

Attraverso i secoli le château subì danni e trasformazioni. A partire dagli anni ‘50 iniziarono i lavori di restauro e la costruzione di un moderno edificio in cui esporre la preziosa serie degli stupendi arazzi trecenteschi dell’Apocalisse.

Purtroppo mutilati ad un’epoca in cui gli antichi capolavori non venivano più apprezzati, come in un film appaiono le 65 scene bibliche dell’Apocalisse, secondo il Vangelo di San Giovanni. Su oltre 100 metri, fili di lana dai colori vivaci tessono un formidabile documentario che al di là della simbologia dell’Apocalisse ci permette di rivivere il contesto storico, sociale e politico della fine del XIV secolo: la guerra dei Cent’Anni, tra Francesi ed Inglesi, l’epidemia della  terribile peste nera, un flagello che ci può rammentare l’odierno Covid … 

 

 Dall’alto del cammino di ronda si possono ammirare ancor meglio i curatissimi giardini all’interno della cinta muraria, un richiamo al Re Renato d’Angiò che fece realizzare le prime aiuole del castello nel XV secolo. Roseti, ortensie, ginestre, glicini e tanti altri fiori, splendida vetrina della floricoltura importantissima nel dipartimento (al primo posto in Francia); non mancano orto e vigneto, accompagnati da piante aromatiche ed officinali.

 

A pochi passi dal castello antiche dimore e conventi si affacciano su pittoresche stradine di ciottoli, ingentilite da un fiore o un tralcio di glicine

 

e conducono alla scenografica scala che sale alla cattedrale di Saint Maurice. Dall’elegante silhouette, conserva elementi romanici sui quali si è poi sviluppato il gotico angioino.

Passeggiare nel centro di Angers è un piacere, si alternano belle case a graticcio, in particolare la Maison de Adam ed edifici più moderni in pietra.

Sulla deliziosa piazzetta del Museo delle Belle Arti si erge una torre poderosa, una delle poche vestigia della potente abbazia benedettina di Saint Aubin, divenuta dopo la Rivoluzione sede della Prefettura.


Nel quartiere c’era anche un’altra grande abbazia, quella di Toussaint, decaduta alla Rivoluzione e per lunghissimi anni abbandonata in rovina. Resuscitò nel 1984 con un bellissimo restauro, unendo il vetro agli antichi muri. Il luogo perfetto per ospitare i calchi del grande scultore David d’Angers. A Parigi in particolare ne ammiriamo il frontone del Pantheon da lui realizzato.

E se poi attraversiamo il ponte sulla Maine arriviamo nel quartiere della Doutre. Anche qui troviamo antiche case a graticcio, la bella chiesa della Trinità, e soprattutto l’ospedale medievale, uno dei più antichi di Francia, oggi cornice ideale per l’opera di Jean Lurçat, che nel 1938 visitò gli arazzi dell’Apocalisse, e ne rimase impressionato per la grande attualità. Ebbe allora l’idea di un’Apocalisse del tempo presente, narrata in 10 arazzi, per dimostrare che dopo catastrofi ed orrori rimane sempre una speranza.

E per concludere il viaggio con una nota golosa, ecco

 

i deliziosi quernons, cioccolatini di colore blu !! che ricordano il colore dell’ardesia estratta proprio a pochi passi dal centro di Angers, a Trelazé, e le amarene al Cointreau, celebre liquore a base di arancia, anche lui nato ad Angers.