Molte volte mi sono chiesta quali sono stati e sono nella ricerca e selezione del personale i punti di forza che mi permettono di lavorare bene e con soddisfazione dei clienti, dei candidati e mia personale. Sono arrivata alla conclusione che per far bene le cose bisogna comunicare un comportamento etico.
Cosa vuol dire? Vuol dire non perdere mai di vista che la soluzione finale che deve essere gradita a tutti gli attori in campo e, quindi, bisogna essere chiari, trasparenti e rispettosi non solo dell’Azienda che ha chiesto la selezione e che si aspetta che la candidatura da inserire sia la migliore possibile, ma anche e soprattutto dei partecipanti alla selezione che hanno aspettative per quanto riguarda valori da condividere, ruolo, retribuzione, possibili sviluppi futuri ma anche benessere quotidiano. È chiaro che in questo mestiere l’ingaggio è importante e che il selezionatore deve presentare al meglio l’Azienda che rappresenta ma senza andare oltre la fotografia del presente. Essere Coach in questo mestiere aiuta perché si è in ascolto ed empatici per far coincidere le diverse esigenze senza aggiungere nulla a quanto effettivamente dichiarato e voluto per quella specifica posizione aziendale. Abbiamo davanti a noi una fotografia specifica in cui sono riprodotti tutti gli elementi essenziali e su quelli ci dobbiamo basare. Non sappiamo esattamente come cambierà il paesaggio in autunno o in inverno e non possiamo permetterci di formulare ipotesi fantasiose, anche se a volte ci si può trovare in difficoltà.
Sarà sempre meglio avere una persona consapevole che ha scelto con cognizione la sua attività lavorativa piuttosto che avere una persona delusa nelle sue aspettative e nei suoi reali bisogni. È importante, inoltre, tenere presente che come nelle riunioni c’è un prima (preparazione) un durante e un dopo (feedback), anche nei processi di selezione ritroviamo la stessa dinamica dove il prima è la ricerca, il durante è la vera e propria selezione ed il dopo è il feedback che dobbiamo dare a tutti i partecipanti attivi alla selezione. Con attivi intendo tutte le persone che sono venute al colloquio con noi e tutti quelli che hanno incontrato l’Azienda. Anche questo è un comportamento etico: rispettare tutte le persone che si sono messe in gioco, che hanno speso del tempo per incontrarci, che hanno impegnato la loro emotività e i loro sentimenti. Un grazie e un riconoscimento del loro valore anche se la Società ha fatto una scelta diversa…
A proposito di valori, oggi è sempre più importante trasmettere una visione del lavoro da svolgere, proprio nel momento in cui assistiamo a dimissioni massicce dovute ad una nuova consapevolezza e alla voglia di benessere e felicità. Tutto questo ci induce a scelte diverse dal passato. Le organizzazioni dovrebbero impegnarsi in uno “scopo” sociale oltre i loro confini, per invogliare ad essere collettività e a trovare nuove motivazioni in linea con lo scenario attuale che si è aperto nel dopo pandemia e che sta trasformando la società in cui viviamo con un viaggio iniziato e non ancora concluso.
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