Oggi vi voglio parlare di un passaggio culturale di grande importanza per il nostro paese e che avrà una risonanza e uno sviluppo positivo anche nel futuro. Mi riferisco al fatto che per la prima volta in Italia abbiamo un Presidente del Consiglio donna. Tralascio ogni giudizio politico sull’avvenimento per focalizzare il mio sguardo su cosa questo significhi per la nostra Società.

Un tetto di cristallo polverizzato, un’abitudine a pensare al femminile là dove non si pensava possibile che potesse accadere, l’impossibile che diventa realtà. Devo confessare che ho provato una forte emozione, perché finalmente ho visto prendere forma concretamente tutti i comportamenti, atteggiamenti e pensieri che sono stati il filo conduttore della mia vita. Un giornalista, ha detto: “la vittoria del femminismo reale sul femminismo ideologico”, questa frase mi è risuonata forte dentro, forse perché ho scelto una professione in cui i pensieri si devono necessariamente tradurre in comportamenti per arrivare ad un vero cambiamento. Ogni cambiamento provoca una forte resistenza, un’incapacità a gestire tutte le esperienze di cui il nostro cervello non ha traccia, la nostra mente erge muri di difesa e tutto questo genera malumore, aggressività e voglia di rinchiudersi nel nostro orticello conosciuto.

Quotidianamente si lavora con le persone e con le Aziende per aprire la porta di questo recinto in cui siamo rinchiusi e in cui spesso la soluzione diventa il vero problema. Se decidiamo di aprire il recinto e di guardare con occhi nuovi, vediamo delle immagini che sono messaggi e segnali chiari e potenti. Si sa che le immagini sono più forti di mille parole ed allora ne voglio ricordare due in particolare perché riguardano la vita pubblica e privata di ogni donna. Un picchetto d’onore che rende omaggio ed un compagno, che in un momento così importante, si prende cura e coccola la figlia. Immagini semplici ma potenti che sono uno sprone, una motivazione per tutte le donne italiane che, pur nella loro costanza, si sono trovate ad affrontare difficoltà di ogni genere sia sul lavoro, dove spesso venivano negate posizioni di livello, che nella cura familiare, dove spesso si è dovuto rinunciare ad una propria vita professionale e di soddisfazione. Un riconoscimento ufficiale del femminile al di là delle solite belle parole, che, in mancanza di sostanza, si concretizza nella discussione il o la presidente o sull’opportunità di indossare questo o quel capo di abbigliamento ed altre banalità del genere. Sono convinta che questo è un premio, un riconoscimento, all’ascolto, all’empatia, al coraggio e al servizio che la componente femminile di ogni paese ha sempre messo in atto per migliorare la società in cui viviamo. Ma è anche di più, è una reale speranza e uno stimolo a fare sempre meglio perché ogni donna sia libera di scegliere la vita che preferisce e il ruolo che vuole ricoprire nella società. Una donna come me, come tutte noi che può semplicemente diventare la seconda carica istituzionale più importante della nostra Repubblica.

Foto di apertura: “Foto ufficiale di Giorgia Meloni” di Mens19 con licenza CC BY-SA 4.0.