Conosco da una vita Luca Berretta, valoroso architetto romano, che da qualche anno è anche un bravissimo conferenziere la domenica mattina al cinema Farnese. Ma da qualche anno è anche un eccellente scrittore. Il suo ultimo libro “Hilla von Rebay” è davvero tutto da leggere.

Ha una tecnica tutta sua: si impegna su ricerche storiche non facili e certamente lunghe su figure femminili che da sole, senza l’aiuto di uomini, hanno fatto parte importante della storia. Romanza la realtà con una scrittura avvolgente, appassionata, quasi poetica toccando le corde più profonde dell’animo umano.

Hilla è l’ideatrice del Guggenheim museum di New York.

Di nobile e ricca famiglia i suoi genitori l’avrebbero voluta vedere sposa e madre ma il suo vero amore era l’arte. Gira il mondo, frequenta gli ambienti intellettuali e artistici di Berlino e Parigi, conosce i maggiori pittori del momento e conquista a se stessa capacità di analisi e importanti competenze artistiche e, nel mezzo, una storia d’amore che condizionerà la sua vita.

Si trasferisce a New York e lì l’incontro più importante della sua vita, quello con Solomon Guggenheim. Dal loro sodalizio nascerà il più importante museo del mondo il cui progetto viene affidato al più grande architetto del secolo scorso: Frank Lloyd Wright.

Rimangono scolpite le parole di Wright: “Ricordati cara Hilla che questo museo l’ho costruito per te … intorno a te.”

Una bellissima storia studiata e raccontata da un grande scrittore.

Foto di apertura: Hilla von Rebay di László Moholy-Nagy, 1924 – Pubblico dominio