Lo scorso 19 gennaio alle ore 15 il contatore del sito Neodemos ha segnalato che la popolazione mondiale ha superato gli otto miliardi. Come precisato nello stesso sito, la notizia sarà ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 2023. Comunque, qualche decina di milioni in più o in meno, ci siamo: la popolazione mondiale è raddoppiata rispetto al 1974, quadruplicata rispetto al 1927, ed è otto volte rispetto al 1800. Ma sembra che non ci debba troppo preoccupare per il futuro: dal picco del 2.19% del 1963, il tasso di crescita annua è progressivamente diminuito, e con tutte le difficoltà nel fare previsioni, le proiezioni della Nazioni Unite indicano un punto di massimo e un inizio della diminuzione della popolazione mondiale per la fine di questo secolo.

Quello che deve occuparci, e naturalmente preoccuparci, è la distribuzione della crescita della popolazione nelle varie aree geografiche del mondo. Per quanto riguarda i continenti, un efficace colpo d’occhio è dato dal diagramma dell’evoluzione, passata e futura prevista, della loro popolazione. Da esso appare che il continente europeo è già ora nel punto di massimo della popolazione, fin dai prossimi anni in lento e costante calo. Non molto dissimile l’andamento demografico nel complesso dei paesi dell’Unione Europea. Al contrario, il grafico della popolazione del continente africano ci indica la previsione del suo raddoppio nei prossimi 35 anni.

Roberta Metsola
DSC by European Committee of the Regions.
CC BY-NC-ND 2.0

Come può l’Europa prepararsi ad un tale cambiamento demografico, in un mondo con la popolazione così differentemente distribuita? È certamente necessario che l’Europa consolidi la consapevolezza della peculiarità del suo ruolo, che la storia può oggi assegnare solo al Vecchio Continente. Un ruolo di guida, di indicazione di valori, delle scelte necessarie per conservare il pianeta al futuro dell’umanità. Scelte di libertà, di giustizia, di solidarietà, di inclusione sociale. Scelte sui temi climatici e ambientali, di sanità, di diritti, di pace, di privilegiare dialogo e confronto a intolleranze e conflitti. Scelte sulle politiche delle migrazioni, che oggi solo per il 15% coinvolgono il Nord del mondo.

Anche su questo sito di TUTTI è stata recentemente ricordata la grande figura di Davide Sassoli, la cui opera sarà certamente continuata. “La prima cosa che vorrei fare è raccogliere l’eredità che ci ha lasciato Davide Sassoli, che credeva nel potere dell’Europa di forgiare un nuovo percorso in questo mondo”, queste le prime parole di Roberta Metsola il 18 gennaio scorso, dopo la sua elezione a Presidente del Parlamento Europeo. Bella l’intervista rilasciata dalla stessa neo Presidente a Fabio Fazio nel programma “Che tempo che fa” di domenica 30 gennaio. In essa, Roberta Metsola ha sottolineato la vocazione europea di superpotenza dei diritti e della necessità che in Europa prevalgano le politiche a difesa dell’intero mondo.

È in corso la Conferenza sul futuro Dell’Europa, iniziativa di democrazia partecipativa e percorso di incontri e dibattiti inteso a condividere e costruire idee per l’importantissimo ruolo dell’Europa. La Conferenza, lanciata a Strasburgo nel maggio 2021, si articola in vari elementi. In primo luogo una piattaforma digitale multilingue, per la condivisione di riflessioni e idee cui ogni cittadino europeo può contribuire. Poi, oltre a vari eventi decentrati virtuali e non, quattro panel europei di 200 cittadini, ognuno organizzato in tre appuntamenti, e relativi ai seguenti quattro ambiti di temi:

European Flags at the European Parliament
DSC by TPCOM. CC BY-NC-ND 2.0

  1. economia, giustizia sociale, occupazione, educazione, cultura, sport, trasformazione digitale;
  2. democrazia europea, valori e diritti, stato di diritto, sicurezza;
  3. cambiamento climatico, ambiente, salute;
  4. la UE nel mondo e le migrazioni.

La plenaria della Conferenza, che si concluderà nella prossima primavera, raccoglie infine quanto elaborato nella piattaforma, negli eventi e nei tre incontri di ognuno dei quattro panel.

Anche il Presidente Mattarella, nel recente messaggio di insediamento alle Camere per il suo secondo mandato, ha richiamato l’importanza della Conferenza sul futuro dell’Europa, “occasione per definire con coraggio un’Unione Europea protagonista nella comunità internazionale”.