Immagine di Maria Giovanna Lanfranchi

Specchio

Larghe macchie di muffa mostrano l’età del mio viso,

troppo crudele questo specchio, ma sarà poi solo una lastra?

Se fosse il ghigno sottile della mente che si affanna dietro pensieri affannati

io morirei sfondando lo specchio,

che ora si incendia e si scioglie al calore della collera.

Essere soli come una foglia violentata dal vento

e bestemmiare volontà distrutte

ecco cosa mi è rimasto,

oppure tornare a specchiarmi,

ma troppe ragnatele occludono il respiro.

Il cuore si sta spegnendo

ma certo non entra nello specchio,

troppo largo e forse anche luminoso

per potersi tuffare nella mota che ho davanti.

Alessandro Coluccelli

Leggi altre poesie:

Ode per l’Ucraina

Il Dnepr è imbrattato dal rosso del sangue fino alla foce lontana; le eleganti ragazze di Kiev hanno lasciato tacchi a spillo e trousse, ora imbracciano un’arma automatica, senza perdere di grazia; nella piazza Maidan non più gente e clacson, ma posti di blocco,...

Ucraina: sarà triste la nostra Pasqua

Le radici del male sprofondano negli oscuri abissi infernali: è questa la certezza che emerge dall’aggressione selvaggia di Putin, che punta ormai al genocidio del popolo ucraino. Soffre terribilmente l’Ucraina, devastata e distrutta dal satanico despota e dai suoi...

Ti vesti di verde

Voli via con i tuoi reggiseni implorando pazzia   Ti vesti di verde dentro ad un pomeriggio che con te si perde   Mi piace guardare il tuo letto pensando all’erba bruciata e poi soffia sempre quel vento sull'orlo di una sera scoppiata   Mi dici che da...

Natale, ieri, oggi, domani

Costante il freddo sibilo del vento penetrante nei polsi e nelle vene mentre Venere pulsa ad occidente richiamo d’intensa luminosità cosmico appello al divino evento che i secoli mai cancelleranno.   Per le vie deserte profumate si diffondono effluvi di biscotti...

Onda su onda

“Vi ucciderò con l’onda” disse il vecchio nascosto nella pelle di cenci, il ghigno sbilenco, lo sguardo vuoto, rivolto al bimbo che spaurito guardava il padre. “Cos’è l’onda, papà?”. “L’onda va e viene.” rispose il padre, prendendolo per mano. La mano così piccola e...

È fragile negli occhi di chi ascolta

Due canzoni di Stefano Migneco Nato a Roma il 18 maggio 1992, Stefano Migneco è un chitarrista e cantautore. Insegna chitarra acustica, si dedica all'attività live e pubblica i suoi brani per La Bottega Dell'Autore. Ginevra Se nessuno ti ha mai fatto bella in una...

Condividi!

Condividi questo articolo!